Chi usa Internet explorer è meno intelligente Fri Aug 26, 2011 6:33 pm
Pubblicato da: Spacca Spacca
Ciao,
bye bye,
lo staff
Fonte: Macity
Una società canadese pubblica i risultati di un campione
statistico sull'intelligenza di chi usa i browser Internet. Al gradino
più basso ci sono coloro che usano Internet Explorer, al più alto chi
usa Opera. Polemiche e minacce di querele non intimoriscono gli autori
dell'indagine che precisa e rincara: «è il frutto dell'incapacità di
cercare il meglio da parte di chi ha un QI inferiore»
C’è una correlazione tra l’intelligenza media e la scelta di
uno specifico browser Internet? Secondo AptiQuant la risposta è sì e il
rapporto che sussiste tra la scelta di un navigatore specifico e il QI
di chi lo usa non depone a favore di Internet Explorer visto che l’esito
di una recente indagine dice che è più facile che chi ha un basso
quoziente intellettivo preferisca il browser di Microsoft.
La ricerca,
che sicuramente è destinata a far discutere e che altrettanto
sicuramente non ta facendo piacere ai fan di IE, è stata stilata su un
campione di 100mila utenti di Internet cui è stata offerta la
possibilità di svolgere il Wechsler Adult Intelligence Scale, un test
d’intelligenza; registrando il navigatore utilizzato e messi in rapporto
i risultati con il browser usato per completare il test, è emerso che
al punto più basso della scala ci sono gli utenti di Internet Explorer
con un rapporto direttamente legato all’anzianità del browser; i meno
intelligenti usano i più vecchi IE 6, i più intelligenti Internet
Explorer 9. Tutti sono comunque sotto la media della popolazione adulta
fissato convenzionalmente in 100 punti. Unica, curiosa eccezione, chi
usa IE con Chrome Frame (un plug in che permette di usare funzioni e
applicazioni tipiche di Chrome); questa specifica categoria di utenti ha
quoziente intellettivo superiore, di gran lunga, alla media di chi usa
Internet Explorer “originale”.
Altro fattore che non farà certo piacere leggere se si fa uso del
browser di Microsoft è che un uguale indagine svolta cinque anni fa
mostrava un più elevato livello di intelligenza per gli utenti di
Internet Explorer, sia gli utenti di IE 6 che di IE 7 erano sopra quota
100, come dire che nel corso degli anni si è verificata una “fuga di
cervelli” verso altri navigatori.
Scorrendo la classifica si nota come i più intelligenti degli utenti
Internet usano Opera, seguiti da quelli che utilizzano Camino, il
citato Chrome Frame per IE, Safari, Chrome e Firefox, tutti
caratterizzati da un bacino di utenza con QI superiore a 100. Tutti, per
giunta, quelli che esistevano già nel 2006 hanno una media di utenti
con QI superiore rispetto alla data della precedente indagine.
Aptiquant, come se questi dati non bastassero, ci mette sopra il
carico da 11 affermando che «non sussistono differenze di intelligenza
particolarmente significative tra gli utenti dei browser non IE. L’unica
differenza percepibile è tra gli utenti di IE e gli altri browser». Il
commento dell’indagine dovrebbe contribuire a spiegare lo strano
fenomeno: «Il nostro studio mostra una sostanziale correlazione tra le
capacità cognitive di un individuo e la sua scelta in fatto di
navigazione in Internet. Dai risultati emerge la chiara indicazione di
una resistenza di chi ha un basso QI al cambiamento e all’aggiornamento
dei browser». Insomma, chi ha una mente abbastanza svelta decide di
cambiare, chi non e l’ha resta ancorato ad Internet Explorer...
L’indagine di Aptiquant ha già suscitato numerose prese di posizione e
addirittura scatenato la minaccia di querele da parte degli
utilizzatori di Internet Explorer. In risposta la società canadese ha
voluto precisare che la sua analisi funziona solo in una direzione,
ovvero è dimostrato che chi ha un QI basso preferisce IE non che tutti
gli utenti di IE hanno QI basso.
Una società canadese pubblica i risultati di un campione
statistico sull'intelligenza di chi usa i browser Internet. Al gradino
più basso ci sono coloro che usano Internet Explorer, al più alto chi
usa Opera. Polemiche e minacce di querele non intimoriscono gli autori
dell'indagine che precisa e rincara: «è il frutto dell'incapacità di
cercare il meglio da parte di chi ha un QI inferiore»
C’è una correlazione tra l’intelligenza media e la scelta di
uno specifico browser Internet? Secondo AptiQuant la risposta è sì e il
rapporto che sussiste tra la scelta di un navigatore specifico e il QI
di chi lo usa non depone a favore di Internet Explorer visto che l’esito
di una recente indagine dice che è più facile che chi ha un basso
quoziente intellettivo preferisca il browser di Microsoft.
La ricerca,
che sicuramente è destinata a far discutere e che altrettanto
sicuramente non ta facendo piacere ai fan di IE, è stata stilata su un
campione di 100mila utenti di Internet cui è stata offerta la
possibilità di svolgere il Wechsler Adult Intelligence Scale, un test
d’intelligenza; registrando il navigatore utilizzato e messi in rapporto
i risultati con il browser usato per completare il test, è emerso che
al punto più basso della scala ci sono gli utenti di Internet Explorer
con un rapporto direttamente legato all’anzianità del browser; i meno
intelligenti usano i più vecchi IE 6, i più intelligenti Internet
Explorer 9. Tutti sono comunque sotto la media della popolazione adulta
fissato convenzionalmente in 100 punti. Unica, curiosa eccezione, chi
usa IE con Chrome Frame (un plug in che permette di usare funzioni e
applicazioni tipiche di Chrome); questa specifica categoria di utenti ha
quoziente intellettivo superiore, di gran lunga, alla media di chi usa
Internet Explorer “originale”.
Altro fattore che non farà certo piacere leggere se si fa uso del
browser di Microsoft è che un uguale indagine svolta cinque anni fa
mostrava un più elevato livello di intelligenza per gli utenti di
Internet Explorer, sia gli utenti di IE 6 che di IE 7 erano sopra quota
100, come dire che nel corso degli anni si è verificata una “fuga di
cervelli” verso altri navigatori.
Scorrendo la classifica si nota come i più intelligenti degli utenti
Internet usano Opera, seguiti da quelli che utilizzano Camino, il
citato Chrome Frame per IE, Safari, Chrome e Firefox, tutti
caratterizzati da un bacino di utenza con QI superiore a 100. Tutti, per
giunta, quelli che esistevano già nel 2006 hanno una media di utenti
con QI superiore rispetto alla data della precedente indagine.
Aptiquant, come se questi dati non bastassero, ci mette sopra il
carico da 11 affermando che «non sussistono differenze di intelligenza
particolarmente significative tra gli utenti dei browser non IE. L’unica
differenza percepibile è tra gli utenti di IE e gli altri browser». Il
commento dell’indagine dovrebbe contribuire a spiegare lo strano
fenomeno: «Il nostro studio mostra una sostanziale correlazione tra le
capacità cognitive di un individuo e la sua scelta in fatto di
navigazione in Internet. Dai risultati emerge la chiara indicazione di
una resistenza di chi ha un basso QI al cambiamento e all’aggiornamento
dei browser». Insomma, chi ha una mente abbastanza svelta decide di
cambiare, chi non e l’ha resta ancorato ad Internet Explorer...
L’indagine di Aptiquant ha già suscitato numerose prese di posizione e
addirittura scatenato la minaccia di querele da parte degli
utilizzatori di Internet Explorer. In risposta la società canadese ha
voluto precisare che la sua analisi funziona solo in una direzione,
ovvero è dimostrato che chi ha un QI basso preferisce IE non che tutti
gli utenti di IE hanno QI basso.
bye bye,
lo staff